Nikon 1: the First, the Best.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. OrangeNote
        +1   -1
     
    .

    User deleted





    La Nikon entra nel mondo delle mirrorless. Un ingresso sicuramente rumoroso. Mentre infatti tutti si aspettavano un sensore almeno APS-C, la Nikon decide di creare una categoria di fotocamere completamente nuova, che ruota intorno ad un nuovo formato di sensore. Quindi dopo il DX (APS-C) ed il FX (full frame) abbiamo il neonato CX (13.2 mm x 8.8 mm CMOS), corrispondente ad un fattore di moltiplicazione 2.7x. Il sensore CX è il cuore di questo nuovo sistema denominato Nikon 1. Ne fanno parte al momento due corpi, la Nikon V1 e la Nikon J1, e quattro lenti, un fisso e tre zoom. Grazie alla collaborazione con la Nital, il distributore Nikon in Italia, ho avuto la possibilità di provare approfonditamente la Nikon J1 insieme allo zoom Nikkor VR 10-30mm f/3.5-5.6.

    DESIGN ED ERGONOMIA

    La Nikon J1 è davvero bella da vedere. L’esemplare in prova è di un rosso fuoco, un colore che quando ho mostrato la fotocamera agli amici ha fatto colpo soprattutto sui componenti del gentil sesso. I lati arrotondati, alcuni tasti perfettamente a filo, il logo “Nikon” incassato ed il logo “1″ in rilievo la rendono inoltre accattivante allo sguardo. Si impugna bene anche per chi ha le mani grandi come me e trasmette un buon senso di solidità. Peccato manchi una parte gommata sulla parte anteriore, fatto che rende l’impugnatura scivolosa con la condensa che si crea facilmente con i primi freddi di questi giorni. I comandi sono tutti a portata di mano. Qualche perplessità sulla mancanza dei modi PASM sulla ghiera dedicata e sul fatto che l’apertura del piccolo flash incorporato sia solo manuale, quindi non si attiva automaticamente per andare incontro ai neofiti. Purtroppo manca del tutto una slitta flash per collegare illuminatori più potenti. Il display da 3″ risulta ben contrastato e nitido anche in pieno sole. L’obiettivo in kit è molto compatto grazie alla struttura collassabile. Il sistema di sblocco funziona anche come accensione della fotocamera. Quindi si toglie il tappo, si sblocca lo zoom, si inquadra e si scatta. Pratico e veloce.

    IMPRESSIONI D’USO

    Ho scattato oltre 200 foto con la Nikon J1. La messa a fuoco è veloce e precisa, anche in luce scarsa grazie all’aiuto dell’illuminatore ausiliario dell’AF. L’esposizione viene calcolata correttamente potendo anche scegliere tra le tradizionali letture Matrix, ponderata centrale e spot. L’esposimetro va solo in difficoltà in situazioni di forte contrasto, dove è meglio sottoesporre leggermente per evitare bruciature sulle alte luci. Mi è dispiaciuto notare che non è possibile scegliere il tempo di posa minimo nel controllo automatico ISO. Ci si trova quindi con scatti mossi ad 1/20s ed 800 ISO, quando l’automatismo avrebbe potuto tranquillamente salire a 1600 oppure 3200 ISO. Lo scatto è assolutamente silenzioso, grazie alla presenza del solo otturatore elettronico, che arriva inoltre fino ad un notevole 1/16.000s. Andando a disabilitare tutti gli indicatori sonori si ha una perfetta macchina per la street photography, per il teatro o per qualsiasi situazione in cui la presenza del fotografo deve passare inosservata. La stabilizzazione della lente è efficace ed aiuta sia in fase di ripresa, sia durante lo scatto.

    QUALITÀ IMMAGINE

    I jpeg sfornati dalla Nikon J1 sono già pronti per l’uso. Si possono tranquillamente pubblicare online o stampare senza troppi problemi. Sono rimastro piacevolmente sorpreso dalla possibilità di importare gli stessi controlli immagine (Picture Control) che uso sulla mia Nikon D700. In questo modo “la nonna e la nipotina” producono files molto simili a livello di contrasto, nitidezza e saturazione. Mancano invece effetti creativi come effetto miniatura, effetto pinhole o toy camera. Mancano gli HDR o i panorami generati automaticamente da più scatti. Non manca la possiobilità di scattare files RAW, con la certezza di avere ancora più dettaglio fine con cui lavorare.

    A CONFRONTO

    Ho potuto mettere fianco a fianco la Panasonic G2, la Nikon J1 e la Sony Nex-3. Sul fronte delle dimensioni esterne a vincere è naturalmente la Nikon, tenendo presente che non ha il monitor orientabile come le altre due e neppure il mirino incorporato come la Panasonic. Se confrontiamo le dimensioni dei sensori è sempre la Nikon ad essere la più “piccola”. In realtà questo confronto mostra anche che il sensore della Nikon J1 non è poi così minuscolo. Purtroppo a meno di fare a pezzi una compatta oppure una bridge non è possibile fare un confronto con ques’ultime: in questo caso avremmo visto che il sensore della Nikon J1 ha in pratica una superficie doppia rispetto a quella ad esempio del sensore della recentissima Fujifilm X10.
    Ho effettuato poi anche un confronto alle varie sensibilità tra la Nikon J1 e la Panasonic G2, confronto sensato in quanto avevo disponibili per entrambe le ottiche kit. Ho scattato tutte le foto a 24mm e F5. Essendo la focale equivalente differente, la distanza di ripresa e lo sfocato dello sfondo non sono ovviamente uguali. Ma il vero aspetto che mi interessava è il rumore, che nonostante le dimensioni ridotte del sensore rimane davvero basso, sfornando immagini pulite e dettagliate anche a 1600 ISO. Addirittura le immagini scattate a 3200 ISO sono utilizzabili, in quanto il dettaglio fine che è stato mangiato dalla riduzione rumore si nota solo su stampe di grande formato.

    CARATTERISTICHE SPECIALI

    La Nikon J1 è stata presentata come innovativa grazie alla possibilità di scattare fino a 60fps, velocità raggiungibile grazie all’otturatore elettronico. Tale velocità consente sia riprese video in Full HD per l’appunto s 60fps, sia di creare dei mini filmati in slow motion che si concludono con un fermo immagine sempre ad alta definizione. Inoltre esiste una modalità che scatta una raffica di 20 immagini e salva i migliori 5 fotogrammi, in base ad alcuni parametri come nitidezza ed occhi aperti. Questa modalità è chiaramente rivolta a portare a casa scatti ben fatti in situazioni concitate come una festa di bambini.

    COSA CHIEDEREI DI PIÙ

    Due richieste. Prima richiesta: aggiornate il firmware consentendo un minimo di personalizzazione dei tasti. Per me diaframmi sulla ghiera girevole, sensibilità ISO sul tasto F e sarebbe tutto perfetto. Seconda richiesta: progettate e lanciate prima possibile un 15mm (equivalente 40mm), con luminosità almeno f/1.8 ed ovviamente compatto. Così unitamente alla silenziosità dell’otturatore elettronico della J1 si avrebbe davvero la fotocamera perfetta per la street photography. Grazie.

    CONCLUSIONI

    La Nikon J1 è rimasta nella mia borsetta per 10 giorni. In questo periodo l’ho utilizzata per fotografare mia figlia, per fotografare i miei amici, per fotografare una modella e per fare degli still life. In pratica l’ho utilizzata esattamente come una comune reflex. Non ho poi dovuto sostenere particolari rinunce, se non quelle legate al fatto di dover in alcuni casi ricorrere a voci nascoste nel menù di configurazione. Quindi un prodotto davvero utilizzabile sia per il neofita che per il fotografo più smaliziato. Per concludere ecco riassunto cosa mi è davvero piaciuto e cosa non:
    Piace:
    - design high tech
    - accensione sbloccando l’obiettivo collassabile
    - velocità autofocus
    - silenziosità dello scatto
    - possibilità di importare gli stessi Picture Control di altre Nikon
    Non piace:
    - mancanza di un’impugnatura antiscivolo
    - mancanza della slitta per flash esterni
    - impossibilità di personalizzare i controlli
    - impossibilità di scegliere il tempo di posa minimo nel controllo automatico ISO
    - il flash che non si solleva automaticamente al buio o in situazioni di forte controluce
    - modalità PASM raggiungibili solo tramite menù
     
    Top
    .
0 replies since 6/12/2011, 15:14   37 views
  Share  
.
Top
Top